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C’è una voce del menu che permette di impostare il modo di elaborare il jpg come standard vivace cupo ecc.. Sembra che ogni versione permetta di selezionare vari parametri come contrasto saturazione e nitidezza. Questi parametri di default sono dettati a 0 quindi scegliere standard vivace o altro senza toccare i parametri non dovrebbe portare nessun cambiamento. Esatto ?
Ma perché non prevedere dei profili specifici già inseriti di default e poi se lo si ritiene modificarli ulteriormente ? Il manuale non spiega in dettaglio questo punto.
mi spiego meglio con un esempio. Per esempio se neutro ha contrasto 0 saturazione 0 nitidezza 0 il vivace dovrebbe avere per esempio saturazione +1 ? E cosa cambia tra standard e neutro.
Risolto Andare alla soluzione.
Non è esatto.
Per generare un jpg la fotocamera deve interpretare i dati raw dal sensore.
Il modo con cui si interpretano questi dati, o un file raw, definisce l’aspetto finale dell’immagine ed è il profilo colore.
Un diverso profilo colore può cambiare anche sostanzialmente l’aspetto di un’immagine, motivo per cui è importante scattare in raw per poter gestire questo parametro in postproduzione, e a maggior ragione se si scatta in raw è importante importare bene questi parametri prima di ogni scatto.
Al profilo colore poi, visto che stiamo scattando in jpg, si possono aggiungere gli altri parametri di sviluppo: contrasto, saturazione, ecc.
Questi parametri si aggiungono al profilo colore, non sono loro che lo determinano.
anche lasciando tutti i parametri di sviluppo a zero, ogni profilo colore darà un risultato molto diverso.
Ma se provi fai prima..
E' una valutazione al limite tra il soggettivo e l'oggettivo.
Ai tempi della fotografia "analogica" io scattavo in diapositive (scelta dettata per lo più da questioni di costi). Questo mi ha fatto accettare il fatto che "come è e come rimane": le diapositive infatti non consentono correzioni come si fa nel processo di sviluppo della stampa.
Così come sono entrato nella fotografia digitale la scelta più ovvia mi è sembrata il JPG. Tanto non c'è bisogno di elaborarla, "come è e come rimane".
Col tempo però ho cominciato ad apprezzare i vantaggi del raw: dover scegliere accuratamente per ogni situazione di scatto il bilanciamento del bianco giusto (e quasi mai ci azzzeccavo), profilo colore, esposizione accurata (più che altro con i primi sensori era difficile riuscire a non "bruciare" ombre e luci), alla fine era una complicazione che potevo evitarmi.
Non scatto più in JPG se non col cellulare da più di un decennio. Anche io sviluppo circa 1/10 dei raw, e quelli che sviluppo solitamente escono quasi in "automatico" con le regolazioni che ho preimpostato nel mio programma di sviluppo (preset che non sarei riuscito ad ottenere con le regolazioni in camera). Ma se devo stampare una foto ho sempre la possibilità di fare uno sviluppo più accurato, e al limite esportare tutto di "default" non è una gran fatica.
Scattare in raw+jpg lo consiglio solo ai neofiti giusto per vedere la differenza e avere comunque uno scatto pronto se ancora non hanno dimistichezza col programma di sviluppo. Per tutto il resto mi sembra solo uno spreco di risorse e spazio, oltre che un incentivo a fare il vagabondo e non sviluppare mai i raw
Io di norma i RAW li conservo tutti.. i JPG spesso mi dimentico di archiviarli
Per quanto costano gli HD in termini di €/Tbyte non mi pare proprio una bestemmia, e neanche tenere una copia di backup
Non è esatto.
Per generare un jpg la fotocamera deve interpretare i dati raw dal sensore.
Il modo con cui si interpretano questi dati, o un file raw, definisce l’aspetto finale dell’immagine ed è il profilo colore.
Un diverso profilo colore può cambiare anche sostanzialmente l’aspetto di un’immagine, motivo per cui è importante scattare in raw per poter gestire questo parametro in postproduzione, e a maggior ragione se si scatta in raw è importante importare bene questi parametri prima di ogni scatto.
Al profilo colore poi, visto che stiamo scattando in jpg, si possono aggiungere gli altri parametri di sviluppo: contrasto, saturazione, ecc.
Questi parametri si aggiungono al profilo colore, non sono loro che lo determinano.
anche lasciando tutti i parametri di sviluppo a zero, ogni profilo colore darà un risultato molto diverso.
Ma se provi fai prima..
Grazie spiegazione esaustiva. Io non avevo capito dal manuale che si trattava di parametri variabili in aggiunta su profili già in partenza differenti. Vero, non ho fatto prove. Ma le farò adesso con maggiore facilità verificando risultati nella direzione di quello che ci si dovrebbe attendere dal nome del profilo e magari a confronto con il suo raw, cosi com'è o manipolato in Elements. Sto valutando se smettere di fotografare in RAW: l'ho sempre fatto per poi accorgermi che vado a lavorare sui raw ogni 50 scatti e quasi solo per recuperare errori disperati che poi spesso non si riesce lo stesso. Ora però con questa 100 M7 mi sto accorgendo che se scatti in jpeg+raw rinunci a molte possibilità di scatto interessanti. Cosa ne pensi ?
E' una valutazione al limite tra il soggettivo e l'oggettivo.
Ai tempi della fotografia "analogica" io scattavo in diapositive (scelta dettata per lo più da questioni di costi). Questo mi ha fatto accettare il fatto che "come è e come rimane": le diapositive infatti non consentono correzioni come si fa nel processo di sviluppo della stampa.
Così come sono entrato nella fotografia digitale la scelta più ovvia mi è sembrata il JPG. Tanto non c'è bisogno di elaborarla, "come è e come rimane".
Col tempo però ho cominciato ad apprezzare i vantaggi del raw: dover scegliere accuratamente per ogni situazione di scatto il bilanciamento del bianco giusto (e quasi mai ci azzzeccavo), profilo colore, esposizione accurata (più che altro con i primi sensori era difficile riuscire a non "bruciare" ombre e luci), alla fine era una complicazione che potevo evitarmi.
Non scatto più in JPG se non col cellulare da più di un decennio. Anche io sviluppo circa 1/10 dei raw, e quelli che sviluppo solitamente escono quasi in "automatico" con le regolazioni che ho preimpostato nel mio programma di sviluppo (preset che non sarei riuscito ad ottenere con le regolazioni in camera). Ma se devo stampare una foto ho sempre la possibilità di fare uno sviluppo più accurato, e al limite esportare tutto di "default" non è una gran fatica.
Scattare in raw+jpg lo consiglio solo ai neofiti giusto per vedere la differenza e avere comunque uno scatto pronto se ancora non hanno dimistichezza col programma di sviluppo. Per tutto il resto mi sembra solo uno spreco di risorse e spazio, oltre che un incentivo a fare il vagabondo e non sviluppare mai i raw
Grazie. Devo decidermi. Solo RAW e automatizzare il processo. Non solo, devo rivedere il mio archivio degli ultimi 10 (? 10 ?) anni e cancellare tutti i raw. Si li tenevo tutti. Lo so qualcuno scriverà che sono pazzo ma viene dall'abitudine a tenere i negativi sia BN che colore fin da quando ho cominciato a stampare nel 1965. Ho fatto molte dia Kodachrome 25 e 64 (e adesso non ci accontentiamo di 12.500 !) e un po' di Ektachrome ma non mi piaceva, troppo vivace, e capisco quello che dici "come viene rimane" con l'aggravante che l'esposizione aveva una tolleranza minima. PERO' .... c'era il Cibachrome. potevi stampare qualche dia e avere il risultato che volevi con piccole modifiche. Risultato che volevi non sempre... spesso anche con un Durst con testa a colori la stampa veniva come voleva lei e per 4-5 stampe con i necessari provini passavi nottate in camera oscura due tre giorni di seguito perchè gli sviluppi costavano una follia e duravano 5-6 giorni. Bello adesso: scheda nel Mac e via di Photoshop. Hai ragione ! Farò la fatica di sviluppare i RAW ! - Vado a cancellare
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